Fistola Perianale

La fistola perianale è un piccolo tunnel anomalo che collega la parte interna del canale anale con la pelle circostante l’ano. Si forma quasi sempre a seguito di un ascesso anale, cioè un’infezione con raccolta di pus che, una volta drenata spontaneamente o chirurgicamente, può lasciare una comunicazione persistente tra interno ed esterno.

La fistola tende a non guarire spontaneamente e può causare fastidi continui, secrezioni e infezioni ricorrenti.

Cos'è la fistola perianale?

I sintomi più comuni di una fistola perianale includono:

  • Secrezione persistente di pus o materiale sieroso dall’orifizio cutaneo

  • Dolore nella zona anale, soprattutto quando l’orifizio si chiude e il materiale si accumula

  • Gonfiore, arrossamento e talvolta febbre in caso di nuova infezione

  • Sensazione di bagnato o di corpo estraneo vicino all’ano

Spesso i pazienti riferiscono un’alternanza tra periodi asintomatici e riacutizzazioni con dolore e secrezioni.

Quali sono i sintomi?

La causa più frequente della fistola perianale è la complicanza di un ascesso anale, ma possono contribuire anche:

  • Malattie infiammatorie croniche intestinali (come il morbo di Crohn)

  • Traumi locali o interventi chirurgici

  • Radioterapia nella zona pelvica (più raramente)

  • Infezioni specifiche (tubercolosi, actinomicosi) nei casi atipici

È consigliabile consultare un proctologo se:

  • C'è una secrezione persistente da un forellino vicino all’ano

  • Si sono verificati uno o più episodi di ascesso anale

  • Il dolore anale tende a ripresentarsi ciclicamente

  • Si nota un gonfiore che si apre e si richiude

La visita specialistica permette di fare diagnosi, escludere patologie associate e pianificare il trattamento più adeguato.

Da cosa è causata?

Quando rivolgersi allo specialista?

Come si cura?

25%

30-50 anni

Maggiore incidenza

Richiede un approccio chirurgico avanzato

La cura della fistola perianale è chirurgica. L'intervento mira a rimuovere il tragitto fistoloso e a risolvere l’infezione, con tecniche personalizzate in base al tipo e alla posizione della fistola.

Le principali tecniche chirurgiche includono:

  • Fistulotomia: apertura del tragitto fistoloso (nelle fistole semplici)

  • Setone: posizionamento temporaneo di un filo elastico per mantenere drenaggio e favorire la guarigione

  • Tecniche avanzate (LIFT, plug biologici, laser): usate nelle fistole complesse, per preservare la continenza

La scelta della tecnica dipende da molti fattori, tra cui il decorso della fistola e il coinvolgimento dello sfintere.

Dopo l’intervento

Il recupero è generalmente rapido, ma dipende dalla complessità del caso. Il dolore post-operatorio è solitamente controllabile con comuni analgesici. È importante seguire una corretta igiene locale, evitare la stitichezza e presentarsi ai controlli post-operatori.

Domande frequenti

La fistola può guarire da sola?
No, nella maggior parte dei casi la fistola non guarisce spontaneamente e tende a causare recidive.

La chirurgia è dolorosa?
L’intervento è generalmente ben tollerato. Il dolore post-operatorio è gestibile e spesso lieve.

C'è il rischio di incontinenza?
Nelle mani di un proctologo esperto, il rischio è molto basso, soprattutto grazie a tecniche che preservano la funzione sfinterica.

Fonti scientifiche principali

  • Rojanasakul A, et al.. Management of anal fistula: systematic review and meta-analysis. Colorectal Dis. 2023;25(2):120-134.
    Revisione sistematica sul trattamento delle fistole anali.

  • Abcarian H. Anal fistulas: surgical management. Clin Colon Rectal Surg. 2021;34(2):113-121.
    Panoramica chirurgica aggiornata sulle fistole anali.

  • Bartolo DC, et al. EAES guidelines on the treatment of anal fistula. Surg Endosc. 2022;36(6):3701-3715.
    Linee guida europee per la gestione delle fistole anali.

  • Mitalas LE, et al. MRI in fistula-in-ano: a comprehensive review. Eur J Radiol. 2022;148:110150.
    Importanza della risonanza magnetica nella diagnosi.

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Quando consultare un medico?

Consulta uno specialista se noti secrezioni persistenti vicino all’ano, dolore ricorrente, gonfiore o se hai già avuto un ascesso anale: potresti avere una fistola che necessita di trattamento.

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