Steatosi Epatica (Fegato Grasso)

La steatosi epatica è una condizione clinica caratterizzata dall’accumulo intracitoplasmatico di trigliceridi negli epatociti, che supera il 5% del peso del fegato. Quando tale condizione si manifesta in assenza di un consumo significativo di alcol (<20 g/die nelle donne, <30 g/die negli uomini), si parla di steatosi epatica non alcolica (NAFLD).

NAFLD comprende un ampio spettro di manifestazioni cliniche:

  • Steatosi semplice (senza infiammazione)

  • Steatoepatite non alcolica (NASH), caratterizzata da steatosi, flogosi lobulare, ballooning degli epatociti e, talvolta, fibrosi

Epidemiologia

È considerata la malattia epatica cronica più diffusa nei Paesi occidentali, con una prevalenza stimata tra il 25% e il 30% nella popolazione generale. Il rischio aumenta in presenza di sindrome metabolica, diabete mellito tipo 2, obesità viscerale e dislipidemia.

Ruolo centrale della nutrizione

L’approccio nutrizionale rappresenta il cardine della gestione clinica della steatosi epatica. Ad oggi, nessun trattamento farmacologico ha mostrato efficacia paragonabile agli interventi dietetici.

Una modifica strutturata e sostenibile dello stile di vita, in particolare delle abitudini alimentari, può:

  • Ridurre il contenuto lipidico intraepatico

  • Migliorare l’insulino-resistenza

  • Revertire la NASH e rallentare la progressione fibrotica

Fonti scientifiche

  1. EASL–EASD–EASO Clinical Practice Guidelines for the management of non-alcoholic fatty liver disease
    European Association for the Study of the Liver (EASL), European Association for the Study of Diabetes (EASD), and European Association for the Study of Obesity (EASO)
    J Hepatol. 2016 Jun;64(6):1388–1402
    DOI: 10.1016/j.jhep.2015.11.004

  2. AASLD Practice Guidance on the clinical assessment and management of nonalcoholic fatty liver disease
    American Association for the Study of Liver Diseases (AASLD)
    Hepatology. 2018 Jan;67(1):328–357
    DOI: 10.1002/hep.29367

  3. Mediterranean diet and nonalcoholic fatty liver disease: the need of personalized nutritional approaches
    Rinaldi L, Pafundi PC, et al.
    Front Nutr. 2022;9:849721
    DOI: 10.3389/fnut.2022.849721

  4. Effect of diet composition on hepatic steatosis in non-alcoholic fatty liver disease: a systematic review and meta-analysis
    Haigh L, Bremner S, Houghton D, et al.
    J Hepatol. 2021 Mar;74(3):466–477
    DOI: 10.1016/j.jhep.2020.09.028

  5. Effects of weight loss on liver histology in patients with nonalcoholic fatty liver disease: a systematic review and meta-analysis
    Vilar-Gomez E, et al.
    Gastroenterology. 2015 Aug;149(2):367–378.e5
    DOI: 10.1053/j.gastro.2015.04.005

Obiettivo: perdita ponderale graduale e sostenibile

Una riduzione del peso corporeo del 7-10% è associata a:

  • Miglioramento significativo della steatosi

  • Regressione della NASH

  • Riduzione della fibrosi epatica

La perdita deve essere graduale (0,5–1 kg/settimana) per evitare un peggioramento transitorio della funzione epatica dovuto a mobilizzazione massiva di acidi grassi.

Modelli alimentari raccomandati

Dieta Mediterranea (MD)

È attualmente il modello dietetico più studiato e con maggiore efficacia documentata nei pazienti con NAFLD. Le sue caratteristiche:

  • Ricca in frutta, verdura, legumi, cereali integrali

  • Grassi prevalentemente da olio extravergine di oliva e frutta secca

  • Ridotto apporto di carni rosse, insaccati e zuccheri semplici

  • Moderate quantità di pesce, pollame, latticini

Favorisce il miglioramento del profilo lipidico e insulinico, e una riduzione significativa del contenuto lipidico epatico.

Dieta a basso indice glicemico

Preferire alimenti con carico glicemico ridotto aiuta nel controllo della glicemia e dell’insulino-resistenza:

  • Cereali integrali, legumi, verdure non amidacee

  • Evitare zuccheri semplici (bevande zuccherate, dolci industriali)

Diete ipocaloriche bilanciate

Un deficit calorico di 500–1000 kcal/die, mantenendo un equilibrio tra macronutrienti, è spesso sufficiente per indurre regressione della steatosi. Attenzione alla qualità dei nutrienti, non solo alle calorie.

Cosa evitare

  • Fruttosio e sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio: associati a peggioramento della steatosi e aumento della lipogenesi epatica

  • Bevande zuccherate, succhi di frutta industriali

  • Carni processate, insaccati, alimenti ultra-processati

  • Alcol: anche in quantità moderate, può peggiorare la progressione della NAFLD

Ruolo dei singoli macronutrienti

Grassi

  • Ridurre i grassi saturi (formaggi stagionati, burro, carni grasse)

  • Privilegiare grassi monoinsaturi (olio EVO) e omega-3 (pesce azzurro)

Proteine

  • Utili per la preservazione della massa magra durante la perdita di peso

  • Prediligere fonti magre: pesce, legumi, carni bianche

Carboidrati

  • Limitare quelli ad alto indice glicemico

  • Aumentare l’apporto di fibre solubili, che migliorano la sensibilità insulinica e il microbiota