Appendicite acuta

L’appendice vermiforme è un piccolo organo tubulare lungo circa 5-10 cm, situato nella parte inferiore destra dell’addome. Si trova in corrispondenza del cieco, la prima porzione dell’intestino crasso. Nonostante per molti anni sia stata considerata un organo vestigiale, senza una funzione ben precisa, oggi si pensa che abbia un ruolo nel sistema immunitario, in particolare come serbatoio di batteri utili per l’equilibrio della flora intestinale.

Sintomi dell'appendicite acuta

I sintomi dell’appendicite possono variare a seconda della fase della malattia e della posizione dell’appendice, ma generalmente seguono una sequenza ben riconoscibile:

Dolore addominale iniziale
Il primo sintomo è un dolore sordo e mal localizzato nella regione periombelicale o epigastrica.
Questo è dovuto all’irritazione iniziale del peritoneo viscerale e ai segnali provenienti dal plesso mesenterico, che non permettono di localizzare con precisione il dolore.
Spesso il paziente avverte un senso di fastidio diffuso che può essere scambiato per un problema gastrointestinale generico.

Spostamento del dolore nella fossa iliaca destra
Dopo alcune ore (in genere 6-12), il dolore si sposta nella fossa iliaca destra, diventando più intenso e localizzato.
Questo avviene quando l’infiammazione coinvolge il peritoneo parietale, che ha una innervazione più precisa.
Il punto più caratteristico è il punto di McBurney, situato a circa due terzi della distanza tra l’ombelico e la spina iliaca anteriore superiore destra.

Nausea, vomito e perdita di appetito
Questi sintomi accompagnano spesso il dolore addominale, ma non sono predominanti.
La nausea può comparire dopo l’insorgenza del dolore e il vomito, se presente, è in genere sporadico.
La perdita di appetito (anoressia) è un sintomo molto comune e spesso il paziente riferisce di non aver voglia di mangiare, anche prima della comparsa del dolore.

Febbre moderata
Nei primi stadi, la febbre è lieve (37,5-38,5°C), ma può aumentare se l’infiammazione progredisce.
Una febbre superiore ai 39°C può indicare una complicanza come un ascesso o una perforazione appendicolare.

Disturbi intestinali
L’appendicite può provocare stipsi o, meno frequentemente, diarrea.
Alcuni pazienti riferiscono un senso di tensione addominale e un modesto gonfiore.
La minzione può essere frequente o dolorosa se l’appendice è in prossimità della vescica.

Difesa addominale e segni clinici

Il paziente spesso adotta una posizione antalgica, raggomitolandosi su un fianco per evitare di stirare il peritoneo.

  • Alla palpazione, si evidenziano segni tipici:

    • Segno di McBurney: dolore vivo alla pressione sulla fossa iliaca destra.

    • Segno di Blumberg: dolore accentuato alla rapida decompressione della fossa iliaca destra, indicativo di irritazione peritoneale.

    • Segno di Rovsing: dolore alla fossa iliaca destra durante la palpazione della fossa iliaca sinistra (irritazione peritoneale).

    • Segno dello psoas: dolore evocato dall’estensione della coscia destra (segno di appendice retrocecale).

    • Segno dell’otturatore: dolore alla rotazione interna della coscia (segno di appendice pelvica).

Se non trattata, l’appendicite può evolvere in peritonite, con un dolore addominale diffuso, rigidità addominale e segni di shock settico.

Diagnosi

La diagnosi di appendicite si basa su una combinazione di storia clinica, esame fisico e indagini strumentali. Gli esami più comuni per confermare la presenza di calcoli biliari sono:

Esame obiettivo: durante la visita, il medico esegue la palpazione dell’addome per rilevare i segni tipici

Esami di laboratorio: gli esami del sangue servono a valutare la risposta infiammatoria
Leucocitosi (>10.000 WBC/mm³) con predominanza di neutrofili.
Aumento della Proteina C Reattiva (PCR), indicativa di un processo infiammatorio in corso.
Possibile alterazione degli elettroliti, dovuta a vomito e disidratazione.
Nei casi dubbi, si può eseguire un esame delle urine per escludere infezioni urinarie o calcolosi renale.

Ecografia addominale: Primo esame diagnostico nei bambini e nelle donne in gravidanza.
Può mostrare un’appendice dilatata (>6 mm), ispessita, non comprimibile, con un possibile "segno del bersaglio".

TC addome con mdc: Gold standard nei casi dubbi.
Ha un’elevata sensibilità e specificità (>90%). Può evidenziare un’appendice dilatata, liquido peritoneale, ascessi o segni di perforazione.

L’appendicite acuta è un’infiammazione improvvisa e dolorosa dell’appendice, che rappresenta una delle emergenze chirurgiche più comuni. La causa principale è l’ostruzione del lume appendicolare, dovuta a:

  • Fecalomi (piccole masse di feci indurite)

  • Iperplasia linfoide (ingrossamento del tessuto linfatico, tipico nei giovani)

  • Corpi estranei

  • Parassiti intestinali

L’ostruzione porta a un accumulo di muco e batteri, causando un’infiammazione progressiva che può evolvere in peritonite se non trattata tempestivamente.

Intervento chirurgico: Appendicectomia

7-8%

10-30 anni

fascia d'età più colpita

Incidenza nel corso della vita

L’appendicectomia è l’intervento chirurgico che consiste nella rimozione dell’appendice vermiforme. È il trattamento standard per l’appendicite acuta, una condizione che, se non trattata, può evolvere in complicanze gravi come peritonite e ascessi addominali.

L’intervento può essere eseguito con due approcci:

  • Appendicectomia laparoscopica (minimamente invasiva)

  • Appendicectomia tradizionale (laparotomica, a cielo aperto)

L’appendicectomia è indicata nei casi di appendicite acuta diagnosticata con certezza. Il trattamento chirurgico è particolarmente urgente se vi è il sospetto di perforazione appendicolare o peritonite diffusa.

In alcuni casi selezionati di appendicite non complicata, può essere valutato un trattamento conservativo con antibiotici, ma il rischio di recidiva rimane elevato.

Appendicectomia laparoscopica

È la tecnica di prima scelta nella maggior parte dei pazienti.

🔹 Procedura

  • Vengono praticate 3 piccole incisioni sull’addome (ombelico, fianco sinistro e ipogastrio).

  • Si introduce un laparoscopio (una telecamera sottile) che permette di visualizzare l’appendice su uno schermo.

  • Con strumenti miniaturizzati, il chirurgo isola e recide l’appendice.

  • L’appendice viene estratta attraverso una delle incisioni e la cavità addominale viene lavata in caso di infezione.

🔹 Vantaggi
✔ Minore dolore post-operatorio
✔ Recupero più rapido
✔ Minori cicatrici e miglior risultato estetico
✔ Minore rischio di infezioni della ferita chirurgica
✔ Ritorno più veloce alle attività quotidiane

🔹 Svantaggi
❌ Richiede strumentazione avanzata
❌ Può non essere praticabile in caso di peritonite diffusa o aderenze

Appendicectomia laparotomica (tradizionale)

Viene eseguita in situazioni di complicanze gravi come peritonite o ascesso.

🔹 Procedura

  • Si pratica un’incisione di 5-7 cm nella fossa iliaca destra (punto di McBurney).

  • L’appendice viene identificata, isolata e recisa.

  • Se c’è perforazione o ascesso, si esegue un lavaggio abbondante della cavità addominale.

  • La ferita viene chiusa con punti di sutura o lasciata aperta per drenare infezioni.

🔹 Vantaggi
✔ Indicato in casi di appendicite perforata con peritonite
✔ Maggiore controllo su infezioni e raccolte purulente

🔹 Svantaggi
❌ Maggiore dolore post-operatorio
❌ Cicatrice più evidente
❌ Recupero più lento

L’appendicectomia è generalmente sicura, ma possono verificarsi complicanze:

  • Infezione della ferita chirurgica (più frequente nella laparotomia)

  • Sanguinamento o emorragia

  • Ascessi intra-addominali (soprattutto se l’appendice era perforata)

  • Aderenze intestinali (possono causare occlusione intestinale a distanza di tempo)

  • Fistole intestinali (molto rare)

Recupero post-operatorio

🔹 Degenza ospedaliera
Laparoscopia: 3-4 giorni
Laparotomia: 5-7 giorni (più lunga in caso di complicanze)

🔹 Ritorno alle attività
Lavoro e studio: 1 settimana dopo laparoscopia, 2-3 settimane dopo laparotomia
Attività fisica intensa: evitare per almeno 4-6 settimane

🔹 Dieta e stile di vita
Inizialmente alimentazione leggera per evitare problemi digestivi
Evitare sforzi fisici e sollevamento pesi per alcune settimane

L’appendicectomia è un intervento sicuro ed efficace per il trattamento dell’appendicite acuta. Grazie ai progressi della chirurgia laparoscopica, oggi il recupero è più rapido e meno traumatico. Una diagnosi tempestiva e un intervento precoce riducono il rischio di complicanze e migliorano il decorso post-operatorio.

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Quando consultare un medico?

Consulta immediatamente un medico se avverti un dolore addominale improvviso e persistente, soprattutto se localizzato nella parte inferiore destra dell’addome, associato a nausea, vomito, febbre o perdita dell’appetito.

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